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Memories of a Lost Soul 7 Steps to Nothingness - 2004
L’album “7 Steps to Nothingness” è l’ultima fatica dei Memories of a Lost Soul: in un tempo relativamente breve, circa 37 minuti, sono presentati otto brani, che scorrono veloci, senza mai annoiare o infastidire. Il disco è autoprodotto, ma registrato in modo professionale; il booklet è essenziale, privo di inutili orpelli, ma con un efficace contrasto di colori, per una agevole leggibilità dei testi. Precisiamo, però, per correttezza, che i Memories of a Lost Soul hanno recentemente firmato un contratto con la label francese Deadsun Records: pertanto, l'album è stato ristampato con una grafica diversa da quella appena descritta, relativa alla copia in nostro possesso, e verrà distribuito worldwide.
Le canzoni sono caratterizzate da vari cambi di tempo, con una buona dose di aggressività alternata a momenti atmosferici, come è giusto che sia per un gruppo che suona death metal melodico; la formazione è composta da una sezione ritmica molto precisa e veloce e da un tastierista abile a ricreare le oscure visioni nichiliste del cantante e chitarrista Buzz, a tratti addirittura feroce.
Il primo momento clou è “Sleepin bad Consciousness”: un brano articolato, con un ottimo uso delle tastiere, mai invadenti, e con un bel duetto tra il growling e una sensuale voce femminile. E’ la stessa voce femminile, però, a non convincerci molto in “Nekroantimateria”, dato che l’interpretazione, più acuta, è meno gotica e sfiora la pop music. Una nota a parte merita la strumentale “Love damned Story”, lenta, per un tocco di dolcezza che non guasta, bensì ci induce a sognare. Il secondo pezzo di particolare rilievo è “Religion of the End”, breve ma compatto, che passa dalla potenza pura a delle accattivanti melodie di chitarra e tastiera; la bonus track “Tales from Kadath”, dotata di un ritornello particolare, chiude il disco.
Un album, quindi, dal perfetto equilibrio tra azione e riflessione, tra tormento ed estasi, che consigliamo, pertanto, sia ai deathsters incalliti che agli appassionati di altri settori che vogliano aprire i loro orizzonti musicali.
Contatti: www.memoriesofalostsoul.com
Voto: 8,5
Giuliano Latina
Recensione vista 127 volte
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