|
Prossimi Concerti |
Blog |
Locali |
Photo Gallery |
GuestBook |
|
Live Report |
Recensioni Band |
Recensioni Cd |
Recensioni video |
Interviste |
Inserisci |
|
|
|
|
|
Web Zine |
Band |
Altro |
|
Aggiungi preferiti |
Segnala ad un amico |
|
|
|
Arcanum Inferi Ars Hermetica - 2012
Elenco brani:
1. Praeludium
2. Aeterna Damnatio
3. Furor Melancholicus
4. Obscura Nox Ad Inferos
5. V.I.T.R.I.O.L.
6. Fructus Interdictus
7. Tabula Smaragdina
8. I.N.R.I.
9. Silvae Viridies
Il gruppo siciliano Arcanum Inferi<\b> giunge al primo album completo dopo un demo ed uno split CD. Il disco è introdotto da un’appropriata copertina su cui è rappresentata una stanza misteriosa contenente libri antichi, un teschio, candele, pergamene e recipienti di vario genere. Il libretto, che contiene i testi e le foto dei musicisti, è particolarmente curato, visto che i bordi delle pagine sono ornati da frasi scritte in latino; sono presenti anche parecchi simbolismi di natura ermetico/alchemica, non solo nella grafica ma anche dal punto di vista dei testi.
Non potrebbe essere altrimenti, visto che l’album appare fin dal titolo come un vero e proprio tributo ad Ermete, il messaggero degli dei, che secondo la leggenda può salire e scendere a suo piacimento tra i vari livelli di coscienza tramite le sue ali; la sua arte, nata ad Alessandria d’Egitto e denominata “Ars Hermetica<\b>”, permette all’apprendista stregone di oltrepassare le soglie dell’inferno nella piena consapevolezza di sé.
Dopo il breve “Praeludium<\b>”, dai suoni piuttosto tetri, il vero e proprio inizio è destinato ad “Aeterna Damnatio<\b>”, che ricorda la morte dei molti ermetisti ed alchimisti spediti sul rogo dal famigerato tribunale dell’Inquisizione: un vero e proprio assalto black metal, a tratti epicheggiante, che utilizza anche le doppie voci e nel finale sfrutta il suono delle campane, accorgimento di sicuro effetto. Si continua con il malessere interiore descritto in “Furor Melancholicus<\b>”, che si avvale di un avvio al pianoforte e della successiva scarica di elettricità sulla quale si rincorrono le voci in sovrapposizione; è una parte recitata ad aprire la veloce “Obscura Nox Ad Inferos<\b>” legata alla rigenerazione dello spirito, mentre la potente “V.I.T.R.I.O.L.<\b>” riguarda la nera pietra caduta dal ventre della terra.
Dopo il ritmato “Fructus Interdictus<\b>”, un momento particolarmente intenso è senz’altro rappresentato da “Tabula Smaragdina<\b>”, lo smeraldo caduto dalla fronte di Lucifero nel quale sono racchiusi tutti i segreti dell’esistente: dopo una parte recitata in italiano ma non sempre comprensibile, il brano, strutturato efficacemente in latino, si evolve interessante grazie ad un passaggio al pianoforte ed all’uso appropriato delle voci pulite, sussurrate e sovrapposte in rapida alternanza. Si conclude con il massiccio “I.N.R.I.<\b>” ad invocare un rinnovamento della natura umana e con “Silvae Viridies<\b>”, all’insegna di parecchi cambi di tempo, che ricorda le sacre e verdi foreste di antica memoria.
Una buona produzione, in particolare riguardo al suono particolarmente nitido della batteria, unita all’occasionale aggiunta di pianoforte e tastiere, fornisce come risultato un riuscito lavoro di circa quarantacinque minuti, imperniato sulle ancestrali conoscenze della tradizione esoterica; consigliamo il disco agli appassionati di black metal ed a tutti gli amanti delle frange più estreme dell’universo heavy metal.
Voto: 7,5
Giuliano Latina
Recensione vista 127 volte
|